lunedì 8 settembre 2008
Appunti mantovani
Jonathan Safran Foer intervistato da Gad Lerner. In una cornice splendida, con un pubblico numerosissimo e attento, fallisce il maldestro tentativo di Gad Lerner di buttarla in complice battuta. Jonathan appare serio il giusto, pacato il giusto, sincero il giusto. Sorpresa finale con Lella Costa che legge l'ultima pagina di Molto forte, incredibilmente vicino.
Bianca Pitzorno tiene un comizio pubblico in piazza con le parole di Victor Hugo, in difesa dei valori della Rivoluzione Francese. Per me però l'emozione più grande è incontrare finalmente un'autrice che mi ha accompagnato per quasi trent'anni.
Fabrizio Gifuni (voce) e Cesare Picco (pianoforte e altri effetti sonori) omaggiano Cesare Pavese. Lo spettacolo è coinvolgente: Gifuni, che non avevo mai visto dal vivo, è veramente ottimo nel rendere personaggi, atmosfere e situazioni cambiando un accento, un modo di sorridere o di guardare. Non conoscevo Cesare Picco, che suona il pianoforte un po' piegato all'indietro, con il volto rivolto verso l'alto e l'espressione gioiosa. Purtroppo (per me) sul pianoforte non so essere obiettiva... e non riesco a far conquistare il mio cuore dalle sonorità jazz. E un pianoforte non fa che farmi pensare ad un altro...
Luca Scarlini racconta Alexandra David Neél in modo originale e avvincente, passando per le sue molte vite, soffermandosi poco su quella più nota di mistica in Tibet e gettando uno squarcio arguto su un personaggio che si dovrebbe conoscere meglio. Posso anche perdonare a Scarlini qualche lieve strafalcione sul buddhismo!
Eric-Emmanuel Schmitt, che non ho visto (nonostante fosse presente al festival) ma ho assai sentito nominare, ha scritto un interessante Milarepa, che ho acquistato e letto integralmente sul luogo, mentre aspettavo l'inizio di Gifuni&Picco. Su aNobii il mio commento a riguardo.
Grazie, di cuore, alle 3 B: Beppe, Bethulla e Brunetto, per aver reso possibile questo piacevolissimo weekend, e a tutti gli altri che ho incontrato e che non elenco se no ne dimentico sicuramente qualcuno!
Bianca Pitzorno tiene un comizio pubblico in piazza con le parole di Victor Hugo, in difesa dei valori della Rivoluzione Francese. Per me però l'emozione più grande è incontrare finalmente un'autrice che mi ha accompagnato per quasi trent'anni.
Fabrizio Gifuni (voce) e Cesare Picco (pianoforte e altri effetti sonori) omaggiano Cesare Pavese. Lo spettacolo è coinvolgente: Gifuni, che non avevo mai visto dal vivo, è veramente ottimo nel rendere personaggi, atmosfere e situazioni cambiando un accento, un modo di sorridere o di guardare. Non conoscevo Cesare Picco, che suona il pianoforte un po' piegato all'indietro, con il volto rivolto verso l'alto e l'espressione gioiosa. Purtroppo (per me) sul pianoforte non so essere obiettiva... e non riesco a far conquistare il mio cuore dalle sonorità jazz. E un pianoforte non fa che farmi pensare ad un altro...
Luca Scarlini racconta Alexandra David Neél in modo originale e avvincente, passando per le sue molte vite, soffermandosi poco su quella più nota di mistica in Tibet e gettando uno squarcio arguto su un personaggio che si dovrebbe conoscere meglio. Posso anche perdonare a Scarlini qualche lieve strafalcione sul buddhismo!
Eric-Emmanuel Schmitt, che non ho visto (nonostante fosse presente al festival) ma ho assai sentito nominare, ha scritto un interessante Milarepa, che ho acquistato e letto integralmente sul luogo, mentre aspettavo l'inizio di Gifuni&Picco. Su aNobii il mio commento a riguardo.
Grazie, di cuore, alle 3 B: Beppe, Bethulla e Brunetto, per aver reso possibile questo piacevolissimo weekend, e a tutti gli altri che ho incontrato e che non elenco se no ne dimentico sicuramente qualcuno!
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2 commenti:
grazie a te claudia
è stato un bel week end davvero... al prossimo festival!
Ciao sono l'ale di marghe (che ora è in Canada), noi Gifuni l'abbiamo visto al circolo dei lettori a torino: anche a noi è piaciuto moltissimo (marghe aveva le lacrime agli occhi) un caro saluto
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